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Salute e Sicurezza Aziendale

Approccio Integrato per la Gestione dei Rischi e la Sicurezza sul Lavoro
L’evoluzione della legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro in Italia, guidata dalle recenti direttive comunitarie, ha posto le basi per un approccio più moderno e integrato in questo settore cruciale. L’obiettivo primario è quello di operare in un ambiente aziendale “sicuro”, un principio che è diventato una priorità assoluta nei nuovi sistemi legislativi.

I Pilastri dei Decreti Legislativi
Nell’ambito di questa evoluzione normativa si collocano i Decreti Legislativi:

DL n. 626/94: Prevenzione e protezione dai rischi lavorativi.
DL n. 494/96: Norme per cantieri temporanei e mobili.
DL n. 459/96: Marcatura CE delle macchine.
DL n. 493/96: Regolamentazione della segnaletica di sicurezza.

Questi decreti hanno il compito di aggiornare e integrare le normative preesistenti in Italia, alcune delle quali risalgono agli anni ’50, assicurando che le pratiche di sicurezza sul lavoro siano contemporanee e efficaci.

Caratteristiche Distintive della Nuova Legislazione
La nuova normativa si distingue per alcuni principi fondamentali:

Responsabilizzazione Completa del Datore di Lavoro: Questo principio sottolinea l’importanza di un impegno diretto e consapevole da parte dei datori di lavoro nella gestione della sicurezza.

Riorganizzazione Aziendale Razionale e Pianificata: L’obiettivo è di promuovere una strutturazione aziendale che tenga conto della sicurezza come elemento integrante e strategico.

Adesione ai Sistemi di Standardizzazione Internazionali: Come ISO, UNI, e BS, per garantire che le aziende italiane siano allineate con i migliori standard di sicurezza a livello globale.

Oltre il Mero Adempimento Normativo:
La legislazione attuale supera l’idea di sicurezza come semplice adempimento normativo. Si orienta, invece, verso un modello di gestione, programmazione e revisione continua delle problematiche di sicurezza nelle attività lavorative. La sicurezza è vista come un processo dinamico e costantemente in evoluzione, che richiede un impegno costante e una revisione continua delle pratiche e delle procedure.

Sicurezza ed igiene del lavoro (D.Lgs.626/94)
– Verifica preliminare della documentazione aziendale in materia di sicurezza;
– Analisi aziendale mediante check-list predisposte secondo le linee guida ISPESL;
– Supporto nella individuazione delle figure necessarie agli adempimenti normativi (Datore di lavoro, RSPP, RLS, medico competente, addetti alle emergenze);
– Stesura del “Documento di valutazione dei rischi”;
– Programma degli interventi di adeguamento e miglioramento;
– Sopralluoghi periodici negli ambienti di lavoro;
– Gestione del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale;
– Organizzazione delle riunioni periodiche del Servizio di Prevenzione (art. 11 D.lgs. 626/94);
– Incontri con le rappresentanze sindacali;
– Formazione in materia di sicurezza;
– Rapporti con organi di vigilanza competenti;
– Aggiornamento continuativo relativo alle novità normative in materia.
Prevenzione incendi
– Procedura necessaria all’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi – CPI (D.M. 16/02/1982);
– Valutazione del rischio incendio ai sensi del D.M. 10/03/1998;
– Predisposizione piani di emergenza incendio;
– Realizzazione planimetrie di emergenza e evacuazione;
– Formazione degli addetti alla gestione delle emergenze e lotta antincendio;
– Formazione aziendale e presentazione del piano di emergenza.
Sicurezza nei cantieri (D.Lgs. 494/96)
– Coordinamento in fase di progettazione;
– Coordinamento in fase di esecuzione;
– Predisposizione piani della sicurezza;
– Incarico diretto di coordinatore per la sicurezza nei cantieri;
– Formazione degli addetti al cantiere.
Medicina del lavoro
– Individuazione e nomina del medico competente ai sensi del D.lgs. 626/94;
– Sopralluoghi negli ambienti di lavoro da parte del medico competente e loro verbalizzazione;
– Redazione del protocollo di sorveglianza sanitaria;
– Redazione della relazione annuale sulla sorveglianza sanitaria;
– Visite mediche di idoneità e periodiche;
– Accertamenti specialistici (spirometria, audiometria, elettrocardiogramma);
– Analisi tossicologiche;
– Analisi ematologiche;
– Visite oculistiche.
Rilievi ambientali di igiene del lavoro
– Esame del ciclo produttivo e studio delle sorgenti inquinanti;
– Misure ambientali degli inquinanti individuati: polveri, solventi, acidi inorganici;
– Misure di rumorosità in ambiente di lavoro ai sensi del D. Lgs. 277/91;
– Misure di rumorosità e impatto acustico esterno ai sensi della Legge 447/95;
– Analisi delle emissioni in atmosfera;
– Analisi degli scarichi idrici;
– Misure delle fibre di amianto in ambienti di lavoro e in cantieri di bonifica ai sensi del D. Lgs. 277/91;
– Misure di indoor air quality;
– Misure microclimatiche: temperatura, umidità, velocità dell’aria;
– Misure di microrganismi (batteri e muffe) aerodispersi;
– Analisi ergonomica delle postazioni di lavoro;
– Procedure di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ed agli scarichi idrici industriali;
– Stesura della valutazione del rischio da esposizione professionale ad agenti chimici, fisici e biologici con riferimenti a valori limite derivanti dalla normativa nazionale e da standard internazionali.