Da domenica 17 dicembre 2023 è scattata l’applicazione della nuova disciplina Whistleblowing anche per le aziende private più piccole, tra i 50 e i 249 dipendenti.
In base al D.Lgs. 24 del 10 marzo 2023, che tutela chi denuncia irregolarità sul luogo di lavoro, il ruolo del “whistleblower” è dunque esteso anche alle aziende private di piccola e media dimensione, che dovranno pertanto attivare un canale interno per la trasmissione e gestione delle segnalazioni.
Ricordiamo che per le aziende private con più di 250 dipendenti, l’obbligo è già in vigore dallo scorso 15 luglio 2023.
Per il settore privato, l’istituto del Whistleblowing è una novità assoluta. Il Decreto n. 24/2023, che ha recepito la Direttiva europea, prevede che chi denuncia debba usare in prima istanza il “Canale interno di segnalazione” predisposto dalla propria organizzazione. Ne consegue che da lunedì 18 dicembre le imprese sono tenute ad avere in funzione un canale digitale interno al fine di raccogliere le denunce e la documentazione del segnalante, assicurando piena riservatezza sulla sua identità.
Solo successivamente, se il whistleblower ha già segnalato l’illecito tramite canale interno e non ha ricevuto alcun riscontro, o quando ha fondato motivo di ritenere che la segnalazione interna presenti rischi, anche di ritorsione, così alti da sconsigliarne l’utilizzo, oppure quando vi è fondato motivo di ritenere che l’illecito che si intende segnalare possa costituire un pericolo imminente per l’interesse pubblico, lo stesso segnalante potrà rivolgersi direttamente all’ANAC – Autorità Nazionale Anticorruzione.