“Convenzione 108” sul trattamento dei dati personali

Il 28 gennaio 1981 a Strasburgo è stato sottoscritto il primo trattato internazionale vincolante sulla protezione dei dati personali: la “Convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale“, nota anche come “Convenzione 108”.

Aperta a tutti i paesi e con l’esclusivo potenziale di divenire norma globale, la “Convenzione 108” ha stabilito i principi di base della protezione dei dati e regole tuttora applicabili. Con disposizioni redatte in uno stile neutro dal punto di vista della tecnologia, la Convenzione è rimasta pienamente valida per quasi 40 anni. Oggi, conta 55 Stati contraenti in quattro continenti e altri 20 Stati partecipano ai suoi lavori.

Per molti paesi in tutto il mondo, la Convenzione è stata fonte di ispirazione per l’elaborazione della legislazione nazionale. La Convenzione ha inoltre fornito i pilastri per la prima direttiva dell’Unione europea sulla protezione dei dati, adottata nel 1995 e seguita nel 2018 dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

La Convenzione 108 è stata modernizzata nel 2018 attraverso un Protocollo di emendamento, non ancora in vigore, volto ad adattare i principi di protezione dei dati alle nuove tecnologie e a rafforzare il suo meccanismo di monitoraggio.

Ad oggi 21 Stati hanno ratificato il Protocollo di emendamento ed altri 22 Stati lo hanno firmato con l’obiettivo di ratificarlo.

L’Italia ha sottoscritto il Protocollo di emendamento il 5 marzo 2019 e lo ha ratificato con la Legge 60/2021, depositando la ratifica l’8 luglio 2021.